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Immagine del redattoreEmy Damiani / Francesca Dietrich

Il passaggio dal rosso al verde

Aggiornamento: 24 giu 2021


  • Nelle scorse due settimane si è giocato lo Slam francese che ha incoronato Novak Djokovic e Barbora Krejcikova nel singolare maschile e femminile. La ceca si è aggiudicata anche la vittoria in doppio con Katerina Siniakova contro Iga Swiatek e Bethanie Mattek-Sands. Per gli uomini hanno trionfato invece i francesi Pierre Hugues Herbert e Nicolas Mahut: Vive la France!



  • Il serbo entra nella storia come il primo giocatore dell’era Open ad aver vinto almeno due volte tutte le prove del Grande Slam. Il suo bottino è a quota 19 titoli, a meno uno da Roger Federer e Rafael Nadal. Che sia l’anno giusto per vincere tutti e 4 i Major e anche le Olimpiadi? La strada è lunga, le variabili sono tante, (scivoloni e tuffi sono sempre in agguato) e la pressione mediatica è e sarà una certezza. L’appuntamento è per il prossimo 28 giugno con l’inizio di Wimbledon.



  • Il tema tanto delicato sulla salute mentale degli atleti è stato sollevato da Naomi Osaka a inizio torneo: un vaso di Pandora che non si può più richiudere e non si sa quali dinamiche potrà scatenare nei prossimi mesi. Quel che è certo è che la preparazione fisica di un atleta non può prescindere da un’ottima preparazione mentale: mens sana in corpore sano.



  • Si chiude così la stagione primaverile della terra battuta, tra scivoloni e prove di resistenza. Si apre quella su erba con tuffi, rimbalzi imprevedibili e scambi veloci. Ma ricordate: l’erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del Re. L’ultima finale disputata - edizione 2019 - fu tra Novak Djokovic e Roger Federer. Match al cardiopalma record di 4 ore e 57 minuti. Quest’anno?




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