Nonostante i precedenti recitassero 16 a 1 in favore del campione spagnolo
(non 16-0, come tanti riportavano, perchè è agli atti una remota sfida nel challenger di St.Jean de Luz 2003, unica affermazione nei pro per il francese), la sfida di ieri sera conserva in sé uno charme particolare, vuoi per il contrasto tra differenza stilistica e umana dei due giocatori, vuoi perchè la non-rivalità tra Nadal e Gasquet può essere interpretata come una piccola lezione di vita.
Nadal-Gasquet è una partita speciale. Sì, e poco importa collegarsi in legittimo ritardo (impegni di vita non procastinabili), giusto per prendere atto della ciambella al gusto jamon ingurgitata in fretta e furia dal pittore francesino nel primo. Un'indigestione funesta, una Guernica tennistica dipinta coi resti di riccardino cuor di telone. Per poi sperare in un’inversione di rotta nel secondo, un abbozzo steso su tela di rimonta transalpina. Che puntualmente s’interrompe a metà, la trama del 16-1 negli h2h così desidera, un orgasmo estetico in divenire troncato sul più bello da ira taurina assassina. E infine scommettere di nuovo sull'eterno ritorno della mattanza picassiana, nel corso del terzo, ai danni del Manet de noi altri eterni romantici.
Differenze stilistiche tra Edouard Manet ('Le déjeuner sur l'herbe"1863) e Pablo Picasso (reinterpretazione 1960)
Non fa niente, Richard. Il movimento leggiadro e poetico del tuo rovescio a una mano mi ha fatto innamorare di questo sport una decade fa, non sarei qui a scrivere tutto questo se non fossi esistito. Banale, patetico, fottutamente vero. TI perdono, Rafa. Troppo distante dai miei canoni di bellezza tennistica, ma così dannatamente forte. Nel frattempo, cerco di pescare dal web la foto più adatta da abbinare a questa riflessione... trovata! Momento libro Cuore.
Uno scatto dai contorni sfocati di un loro post-partita d'un torneo giovanile. I due si sfidano fin dalla tenera età, e il più talentuoso dei due pare essere Gasquet. Poi arriva l’adolescenza, la prima età adulta, la maturità, il lento declino di carriera (seppur con risultati diversi). E a spuntarla è sempre Nadal. Più tenace, più atleta, più fisico, meno cagasotto. Senza entrare nei dettagli squisitamente tecnici o tattici, la differenza tra i due è nell’essenza. Nel tennis, così come nella vita, il talento ricercante esclusivamente la bellezza conta fino a un certo punto: per affermarsi, bisogna sudare, faticare, lottare. Ecchecazzo. Nadal-Gasquet non è soltanto una partita speciale, è una lezione di vita.
- Per la cronaca, partita terminata pochi istanti fa: 6-0 7-5 6-2. Devo aggiungere a favore di chi? -
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