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Immagine del redattoreMassimo Gaiba

Fortuna che ci pensano le ragazze

I nostri quattro moschettieri si fermano tutti davanti all’ultimo ostacolo. Sono Lucia Bronzetti e Martina Trevisan a tenere alto il tricolore.



LUCIA BRONZETTI – NAO HIBINO

4-6 6-2 6-1


E’ doveroso partire da Lucia Bronzetti che aveva il compito più difficile contro la giapponese Nao Hibino (n.129 WTA). E infatti per la romagnola il match era partito decisamente in salita visto che aveva perso il primo set e si era ritrovata subito sotto di un break nel secondo. Da lì in poi l’azzurra infilava un parziale di dodici giochi a uno che la proiettava direttamente nel tabellone principale, il primo della sua giovane carriera.


MARTINA TREVISAN – OLGA GOVORTSOVA

6-2 6-3


Successo anche per la mancina toscana che, rimasta fuori per un pelo dal tabellone principale, ha dovuto guadagnarselo sul campo. E l’ha fatto con umiltà e determinazione, rischiando solo nel primo turno contro la Fetecau quando ha dovuto annullare un match point. Dopo è stata tutta discesa, compreso quest’ultimo incontro con la bielorussa Govortsova (n.138 WTA) che ha offerto una resistenza poco più che simbolica.



YANNICK HANFMANN – ALESSANDRO GIANNESSI

7-6(3) 7-6(6)


Lo spezzino se la gioca alla pari contro il favorito tedesco (n.126 ATP) e non lascia il campo prima di averle tentate davvero tutte. Nel primo set sul 5-4 ha anche avuto due set point in risposta, ma è stato impreciso e anche un po’ frettoloso. Purtroppo il tie-break è stato senza storia. Sarà invece molto più combattuto quello del secondo set, che però ha ugualmente esito negativo per l’azzurro.



TOMAS ETCHEVERRY – FLAVIO COBOLLI

6-3 6-2


Delude parecchio il teenager romano che parte malissimo perdendo subito il servizio, condannandosi così ad una gara di rincorsa. Gli manca però la solita incisività e non riesce mai ad essere veramente pericoloso. Tutti si aspettano una reazione nel secondo set, ma le cose, se possibile, peggiorano ulteriormente tanto che entrambi i break subiti sono propiziati da due sanguinosi doppi falli.



EMILIO GOMEZ – THOMAS FABBIANO

7-5 4-6 6-3


L’azzurro si difende strenuamente, perde un primo set che poteva vincere, recupera nel secondo e si deve arrendere nel parziale decisivo. Continua il periodo negativo del tennista pugliese che a questo punto deve solo sperare in un eventuale ripescaggio.



TARO DANIEL – SALVATORE CARUSO

6-4 6-3


Non sappiamo se il quasi 29enne giapponese avesse un conto aperto con gli italiani, nel caso l’ha abbondantemente saldato. Infatti, dopo aver eliminato Arnaboldi e Moroni, ha fermato anche la corsa di Salvo Caruso. Il match era iniziato sotto i migliori auspici per il tennista siciliano che si portava avanti di un break ottenuto nel quinto game. Che però nell’ottavo gioco era costretto a restituire, addirittura con gli interessi perché il set se lo portava a casa Daniel. Nel secondo parziale la prima e unica eccezione alla regola dei servizi è ancora all’ottavo game in cui Caruso cede la battuta e ogni residua ambizione.

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