Dopo lo stop imposto dalla pandemia lo scorso anno, si torna a giocare sui campi del Tennis Club Garden della Capitale: dal 19 aprile al 2 maggio il circolo romano ospita due ATP challenger 80.
Andrea Pellegrino, 5 ITF futures vinti in carriera, ha avuto accesso al tabellone principale grazie ad una wild card e si è reso protagonista di un torneo giocato e vinto in rimonta: un esercizio di pazienza, di tenuta mentale e fisica.
Il 24enne di Bisceglie si è imposto sul canadese Steven Diez (1-6 6-2 6-3), sul connazionale Flavio Cobolli (7-6 6-1), sulla testa di serie n. 4 e 155 del mondo Sebastian Ofner (2-6 6-2 6-3) e sul ceco Vit Kopriva, n. 287 del mondo (3-6 6-1 6-1). La finale contro il francese Hugo Gaston è un debutto per entrambi. Un solo precedente su terra rossa, risalente all’agosto scorso, in favore dell’azzurro (6-7 6-3 6-3).
È domenica 25 Aprile e la vittoria sa di liberazione.
Pellegrino, forse complice la tensione per la grande occasione, perde di nuovo il primo set 6-3, ma riesce a ribaltare il risultato ancora una volta chiudendo con un doppio 6-2 in 1h e 50 minuti.
Il giovane pugliese, un po’ samurai, un po’ pirata - immancabili sono gli orecchini, la canotta e la bandana sfoggiati in campo - ha risposto telefonicamente a qualche nostra domanda.
Hai vinto tutte le partite in rimonta al terzo set – tranne il match contro Flavio Cobolli nel quale hai dovuto comunque salvare un set point nel tie break del primo set. Cos'hai pensato nella finale dopo esserti trovato di nuovo sotto con il punteggio? È stato difficile crederci o le esperienze dei turni precedenti ti hanno dato fiducia?
È stato un torneo difficile, in finale ero nervoso. Il mio avversario non mi dava ritmo, mi ha fatto giocare male. Poi mi sono tranquillizzato, ho cominciato a servire con più continuità e questo mi ha permesso di alzare il livello e di vincere in rimonta. La fiducia è arrivata anche grazie alle partite dei giorni precedenti. Le sensazioni sono positive, sono contento di aver raggiunto questo piccolo traguardo e spero di poter andare sempre meglio.
Quanto ha contribuito alla tua serenità, fuori e dentro il campo, l'essere tornato a casa in Puglia?
Dopo tanti anni sono tornato ad allenarmi all’Accademia Tennis Bari di Michelangelo Dell’Edera, sono molto contento del lavoro che stiamo facendo e del supporto ricevuto. La serenità e la tranquillità sono fondamentali per potersi esprimere al meglio in campo.
Sempre al TC Garden, grazie a una wild card, nel 2016 arrivarono le tue prime vittorie nel tabellone principale contro Horacio Zeballos e Frederico Ferreira Silva, per poi perdere da Filip Krajinovic nei quarti. Con la prestazione di questa settimana possiamo dire che si chiude un cerchio. Quali sono i tuoi obiettivi più prossimi?
Si, vero. Dopo questo traguardo l'obiettivo è giocare le qualificazioni agli Slam.
Andrea Pellegrino con la vittoria del Challenger Roma 1 raggiunge la posizione n. 241 della classifica mondiale, suo best ranking. Ci auguriamo di vederlo presto nelle competizioni maggiori.
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